Ottobre Rosa, ma non solo: segni di allarme ano-rettali da non ignorare e percorsi di tele-screening
- by Varriale Prof. Massimiliano
- 23 ott 2025
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Ottobre è il mese della prevenzione femminile, dedicato soprattutto alla sensibilizzazione sul tumore al seno. Ma la prevenzione oncologica non si ferma qui. Anche l’area ano-rettale merita attenzione: sintomi come sanguinamento, dolore, prurito o lesioni possono rappresentare segnali di allarme che, se riconosciuti precocemente, consentono diagnosi tempestive e cure meno invasive.
Oggi, grazie alla telemedicina e alle nuove piattaforme digitali, è possibile effettuare una prima valutazione a distanza, orientando il paziente verso i percorsi di screening più appropriati. L’obiettivo è chiaro: abbattere i tabù, aumentare la consapevolezza e facilitare l’accesso alla prevenzione.
Prevenzione oncologica: perché parlare anche di ano e retto
Le patologie ano-rettali possono interessare uomini e donne, ma alcune condizioni — come le lesioni HPV-correlate — sono particolarmente rilevanti nella popolazione femminile, soprattutto in età adulta.
L’infezione da papillomavirus umano (HPV), oltre a essere responsabile di lesioni cervicali, può colpire anche l’area anale, con rischio di sviluppare neoplasie intraepiteliali (AIN) e, nei casi più gravi, carcinoma anale.
Come per altri tumori, la diagnosi precoce è determinante. Tuttavia, l’imbarazzo o la sottovalutazione dei sintomi portano molte persone a ritardare la visita proctologica, perdendo tempo prezioso.
Segnali di allarme da non ignorare
Riconoscere tempestivamente i segnali è il primo passo per una diagnosi precoce. Ecco i principali sintomi che richiedono una valutazione specialistica:
- Sanguinamento anale, anche sporadico o confuso con “emorroidi comuni”.
- Dolore persistente o bruciore, soprattutto durante o dopo l’evacuazione.
- Prurito cronico o secrezioni insolite.
- Lesioni visibili o piccole escrescenze, possibili condilomi o papillomi anali.
- Alterazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea ricorrente) non spiegate da altre cause.
Anche in assenza di sintomi, chi rientra nei gruppi a rischio (pazienti immunodepressi, HIV positivi, uomini che hanno rapporti con uomini, persone con storia di HPV genitale o carcinoma cervicale) dovrebbe eseguire controlli regolari.
Quando fare anoscopia o HRA (High Resolution Anoscopy)
L’anoscopia è un esame semplice e rapido che permette di visualizzare il canale anale e identificare eventuali lesioni.
In presenza di fattori di rischio o lesioni sospette, si può ricorrere alla HRA (anosopia ad alta risoluzione), che utilizza ottiche ingrandenti e reagenti specifici per individuare alterazioni precancerose.
Questi esami non sono invasivi e, se eseguiti periodicamente, permettono di diagnosticare precocemente lesioni HPV-correlate, spesso prima che si manifestino sintomi evidenti.
Teleconsulto e app di tele-screening: la nuova frontiera della prevenzione
La tecnologia digitale sta trasformando anche la prevenzione proctologica. Oggi il teleconsulto consente di effettuare un primo inquadramento a distanza, descrivendo i sintomi o caricando immagini cliniche in modo sicuro e confidenziale.
Alcune piattaforme specializzate permettono di:
- Valutare la probabilità che i sintomi siano correlati a una patologia significativa.
- Programmare un controllo in presenza, se necessario.
- Ricevere indicazioni preventive personalizzate.
In parallelo, app basate su intelligenza artificiale (AI) stanno iniziando a supportare i medici nel triage digitale, analizzando immagini o descrizioni fornite dai pazienti e segnalando la necessità di approfondimenti specialistici.
Questo approccio, se integrato con la clinica tradizionale, consente una diagnosi più precoce, accessibile e meno stigmatizzante, soprattutto per chi prova imbarazzo o vive in aree con scarsa disponibilità di servizi proctologici.
HPV, donne e salute ano-rettale
L’HPV resta il principale fattore di rischio oncologico per le aree genitali e anali. Tuttavia, la vaccinazione e lo screening regolare offrono una protezione significativa.
Le donne che hanno già effettuato screening cervicali dovrebbero considerare anche la valutazione ano-rettale, poiché le lesioni possono coesistere.
Il mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla salute femminile, rappresenta l’occasione perfetta per ampliare il concetto di prevenzione, includendo anche la salute proctologica.
Percorsi integrati di prevenzione: medicina e tecnologia insieme
Il futuro della prevenzione oncologica passa attraverso la sinergia tra approccio clinico, educazione sanitaria e innovazione digitale.
Il proctologo di oggi non è solo uno specialista che cura, ma un professionista che accompagna il paziente in un percorso di consapevolezza, utilizzando strumenti digitali per anticipare i rischi e migliorare la qualità di vita.
Conclusioni
Ottobre Rosa è un richiamo alla prevenzione, ma la salute non si ferma al seno. L’attenzione deve estendersi anche all’area ano-rettale, dove diagnosi precoci possono salvare vite.
Riconoscere i segnali d’allarme, non ignorarli e affidarsi a un consulto medico, anche digitale, è il primo passo verso una prevenzione completa.
La tecnologia e l’intelligenza artificiale possono aiutare a superare imbarazzi e distanze, portando la proctologia nel futuro della medicina preventiva.


