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Le emorroidi sono delle dilatazioni dei plessi venosi situate in corrispondenza dei tessuti dell'ultimo tratto del retto e dell'ano. Tali cuscinetti, pieni di vasi sanguigni, rivestono un ruolo importante nel ricambio di sangue a livello dell’ano e, in determinate situazioni, possono ingrossarsi causando dolore.

In base allo stadio in cui si trovano possono essere interne o esterne:

  • le emorroidi interne (o interne con lieve protrusione) sono collocate al di sopra degli sfinteri che regolano l'apertura del retto, nella membrana mucosa sottostante e dunque non sono visibili dall’esterno se non quando avvengono i movimenti intestinali in relazione all’espulsione delle feci;
  • le emorroidi esterne (che si lasciano reintrodurre nel canale analo o che sono sempre all’esterno) sono collocate nel tessuto sottocutaneo degli sfinteri e dunque visibili, nella maggior parte dei casi, dall’esterno. Solitamente si presentano di colore tra il rossastro e il blu, nel caso di coagulo che le rende dure al tatto (in assenza del quale sono morbide).

In base al grado di gravità delle emorroidi, si decidono i trattamenti da prendere in considerazione.

Se ci si trova in una fase iniziale tramite un semplice cambio di abitudini alimentari, igieniche e dello stile di vita si possono raggiungere buoni risultati.

Se invece ci si trova in una fase più avanzata, con emorroidi esterne che non si lasciano reintrodurre nel canale anale, allora potrebbe non essere sufficiente il solo utilizzo di medicamenti topici, ma potrà rivelarsi necessario ricorrere a trattamenti più mirati. Per esempio si potrà optare per la legatura elastica (procedimento da effettuare ambulatorialmente), la cauterizzazione (tramite crioterapia o laserterapia), ma anche, nei casi cronici più seri, per un vero e proprio intervento chirurgico (da fare in day ospital) per avere una maggiore sicurezza di non incorrere in recidive.